Eclipse e Tomcat, come integrarli.
Ecco come utilizzare una installazione di Tomcat presente sulla macchina, per creare progetti Web basati sulla tecnologia jsp/servlet utilizzando Eclipse.
In questo esempio utilizzo Tomcat 5.5 e Eclipse 3.4, ma il modus operandi è il medesimo anche per versioni più vecchie.
Come prima cosa occorre creare un progetto Server:
Poi scegliere la versione del server installata sulla macchina, nel mio caso Tomcat 5.5:
E alla fine scegliere la directory di installazione di Tomcat:
A questo punto, se tutto è andato bene, nel Project Explorer dovremmo trovarci il progetto Server, contenente tutti i file di configurazione del nostro server Tomcat. In basso invece dovremmo trovare la tab Server, il punto di accesso per tutte le operazioni sul server:
Con un doppio click possiamo accedere alla configurazione di Tomcat, e possiamo decidere, per esempio, se usare i metadati del workspace, o se prendere il controllo direttamente dell’installazione di Tomcat. Eclipse può quindi gestire separatamente la configurazione di Tomcat, non andando a modificare i file di configurazione che avete magari già modificato sulla vostra installazione, magari per altre applicazioni (collegamenti JNDI ecc). Ecco il pannello delle opzioni:
Eclipse lancia tomcat in autonomia, quindi se il server è già attivo sulla vostra macchina, magari gestito come servizio, ricordatevi di disattivarlo, altrimenti segnalerà che la porta 8080 è già occupata. Se è tutto corretto possiamo fare una prova, e far partire Tomcat verificando dalla console che sia andato tutto bene.
A questo punto creiamo un progetto Web Dinamico, come lo chiama Eclipse:
Nella seconda videata, ci viene chiesto, oltre al nome del Project, anche di quale server vogliamo utilizzare il runtime. In questo esempio, essendoci definito solo Tomcat 5.5 viene proposto quello:
La parte di configurazione è finita. Se siamo arrivati più o meno a questo punto:
allora siamo pronti per fare JSP o Servlet.
In realtà ancora non siamo pronti per creare una serlvet. Se proviamo a farlo:
otteniamo una classe a cui mancano alcuni riferimenti, più in particolare al runtime del server che stiamo usando. Non abbiamo quindi per esempio la classe HttpServlet (non abbiamo javax.servlet.*):
Occorre quindi importare il runtime del server sotto forma di libreria:
Questo è il risultato:
Da notare che vengono importati tutti i jar all’interno della common di tomcat. Librerie esterne (parser xml, mail, crittografia ecc…) possono essere posizionate lì dentro per essere disponibili nelle servlet e nelle JSP della nostra applicazione.
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